Un viaggio per confermare le “buone notizie “ su Napoli

la notizia:      abbiamo deciso, come redazione de “lenostrebuonenotizie” ,di fare un viaggio a Napoli per saggiare alcune delle “buone notizie” che avevamo pubblicato. Si tratta di una attività che potremmo ripetere e di per sé è una “buona notizia”. Potrebbe diventare un metodo, simpatico e divertente ,di approfondire il nostro lavoro di conoscenza e diffusione.      DSCN1978

dove:        a Napoli

notizia del:   inizio maggio

 da parte di  :   tutta la redazione, allargata a mariti e mogli (13 persone, un vero rischio, a Napoli)

commento:  avevamo pubblicato queste notizie positive su Napoli:

https://lenostrebuonenotizie.net/2016/04/12/il-miglio-sacro-e-la-rinascita-del-rione-sanita/

https://lenostrebuonenotizie.net/2017/01/08/il-museo-obbligatorio-di-napoli/

https://lenostrebuonenotizie.net/2017/03/15/rinasce-la-citta-della-scienza-di-napoli/

https://lenostrebuonenotizie.net/2017/05/02/cinquanta-eventi-nel-rione-sanita-di-napoli-per-celebrare-il-50-anniversario-della-morte-di-toto/

https://lenostrebuonenotizie.net/2016/12/06/a-napoli-spesa-gratis-in-cambio-di-volontariato/

Il nostro soggiorno è stato di 3 giorni e mezzo, ospitati presso il b&b di Casa Tolentino, (http://www.casatolentino.it/it), una splendida location ricavata in un ex convento agostiniano, situato nel verde, sopra i quartieri spagnoli, sotto Sant’Elmo, con splendida vista sul golfo di Napoli.

Ci siamo riconfermati che Napoli, pur città di contraddizioni e sicuramente di problemi irrisolti, è comunque un luogo vivace e ricco  di umanità e bellezze, che affascina e prende il cuore.

Elenchiamo soltanto alcune delle realtà che abbiamo incontrato:

  • La cooperativa San Nicola da Tolentino, che gestisce il b&b in cui abbiamo soggiornato. I ragazzi che la compongono si prefiggono la valorizzazione della zona dei quartieri spagnoli  allo scopo di creare occasioni di emancipazioni e riscatto attraverso l’inserimento lavorativo nel settore turistico, grazie all’enorme patrimonio di arte, tradizioni e cultura popolare che questi quartieri possiedono.
  • Visitando i quartieri spagnoli, con un tour organizzato dai ragazzi della cooperativa, abbiamo potuto conoscere la bellezza, la realtà e la vivacità di questo quartiere e tante forme curiose di iniziative : ad esempio il negozio di “frutta, verdura e simpatia” di Tina e Angelo (http://www.angeloscognamiglio.it/) che organizza corsi di cucina gratis, il parrucchiere Salvatore, che regala un giorno la settimana il suo lavoro a persone anziane che “hanno il diritto di sentirsi belle” (http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/parrucchiere_tutti_marted_gratis_ai_quartieri_spagnoli_le_donne_la_pensione_minima-1475809.html), la signora Fernanda che fà straordinarie e leggere pizze fritte nel suo locale di via Speranzella (https://www.facebook.com/pages/Da-Fernanda-Pizze-Fritte/394050840627500), “l’osteria della mattonella”, dove si mangia un’ottima pasta alla genovese, con i famosi “friarielli” in via Nicotera, il ristorante a CucinaRa Casa Mia, in via Carlo De Cesare, gestito da 3 generazioni della stessa famiglia, ove si mangiano degli ottimi piatti di pesce allietati dalle canzoni napoletane coinvolgenti del “professore”, la pizzeria “Ciro Oliva” al rione Sanità, ove si mangia un’ottima pizza….
  • Abbiamo constatato la bellezza delle stazioni della metropolitana della linea 1,in particolare, della stazione “Università” ,”Dante” , ”Garibaldi” e soprattutto “Toledo”: assolutamente unica per ricchezza di opere d’arte
  • Abbiamo visitato il rione Sanità, quartiere sicuramente ancora con ferite aperte, ma che testimonia voglia di riscatto e bello: con i ragazzi della cooperativa “la paranza” (che gestiscono a loro volta il b&b “casa del Monacone” a ridosso della chiesa della Sanità), abbiamo percorso il “miglio sacro” e visitato i luoghi riaperti al pubblico e visitabili grazie alla professionalità dei ragazzi stessi (le catacombe di s.Gennaro, il cimitero delle Fontanelle, la chiesa della Sanità, le catacombe di s.Gaudioso, i palazzi Sanfelice e dello Spagnuolo).
  • Abbiamo scoperto, presso la chiesa dell’Annunziata e l’ex brefotrofio uno straordinario punto di accoglienza, organizzato dalle scuole, con i ragazzini impegnati a raccontare la storia del brefotrofio, della “ruota” con le relative curiosità nel passato
  • Visitando il quadro del Caravaggio nella chiesa del Pio Monte della Misericordia,abbiamo trovato tanti studenti delle scuole turistiche che facevano gratuitamente da ciceroni per illustrare i contenuti artistici del luogo.
  • Abbiamo visitato alcuni luoghi classici della bellezza napoletana: S Elmo, la Certosa, via Toledo e piazza Dante, il Cristo velato, santa Chiara, la zona di S Gregorio Armeno, il duomo, S Lorenzo maggiore, Spaccanapoli e i Tribunali, piazza Plebiscito, il caffè Gambrinus, Palazzo Reale, il Maschio Angioino, il lungomare e Castel dell’Ovo.
  • Abbiamo anche assistito (siamo capitati nel giorno giusto),alla processione del “miracolo di s Gennaro” con notizia serale dello “scioglimento del sangue” con “buona soddisfazione” dei napoletani

Purtroppo il tempo non era sufficiente per vedere tutto, abbiamo fatto kilometri ma siamo tornati contenti.

Abbiamo ovviamente visto anche cose che non funzionano ancora (ancora un po’ di trasandatezza , la salita a piedi sulla “pedamentina”  S Martino,panoramica ma  trascurata e piena di vetri rotti, ancora sporco nel Rione Sanità…) ma complessivamente ci è rimasta l’idea di una città umana, bella e vitale con tante opportunità.

Vedi:  foglio con foto un salto a Napoli

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