La notizia: Il 2 luglio 2019, e’ stata inaugurata Casa Arcobaleno, prima di una serie di strutture per i giovani che hanno subito discriminazioni e violenze in famiglia, per il loro orientamento sessuale o identità di genere. La casa, messa a disposizione dalla cooperativa Spazio Aperto, sarà aperta con il sostegno economico del comune di Milano, offerto anche per la parata e per una serie di campagne di informazione e sensibilizzazione, soprattutto legate alle malattie sessualmente trasmettibili, a cui è stato destinato un fondo di circa 500 000 euro, oltre alla presenza di alcuni rappresentati dell’amministrazione comunale agli eventi del Pride Month.
La casa si trova in zona Forze Armate e potrà ospitare un massimo di tre persone per un tempo massimo tra i sei e gli otto mesi. Durante questo periodo i ragazzi saranno aiutati a livello psicologico, legale, lavorativo ed educativo da un personale selezionato, al fine di permettergli di vivere indipendentemente, dopo aver lasciato la struttura.
Il progetto è stato annunciato dall’assessore alle Politiche Sociali, Salute e Diritti del comune di Milano Pierfrancesco Majorino attraverso un videomessaggio proiettato alla presentazione del Milano Pride 2019 a Palazzo Marino.
dove: Milano
notizia : 2 Luglio 2019
segnalata da: Grazia
commento: Il rispetto dell’identità sessuale anche nella sofferenza e fragilità
Credo che, affrontare dal profilo etico, senza superficialità e moralismi, il tema del rispetto della identità sessuale della persona “LGBT”, in qualsiasi situazione essa venga a trovarsi ma soprattutto se di sofferenza e dolore, richieda una serie di approfondimenti che, per ovvi motivi, ora non potranno essere trattati.
I concetti su cui, penso, varrebbe però la pena che ciascuno di noi si soffermasse almeno un po’ a riflettere, sono semplici :
- cos’è l’ “identità” di ciascuno di noi?
- come si specifica poi nel segno della “sessualità” ?
- e soprattutto, come si specifica nell’ambito di una “persona sofferente o fragile”?
- quale è il valore del “rispetto” prima della persona per se’ stessa, e quindi di chi la accosta, a cominciare dai più intimi, dai familiari?
- In ultimo, l’essere umano deve avere uguali diritti e doveri!
Ecco, forse, il doloroso cammino discriminatorio e di violenza per l’orientamento sessuale o di identità di genere, di queste persone LGTB, potrebbe essere evitato se coloro i quali (spesso i familiari stessi, amici), si soffermassero a riflettere su questi punti.
Facciamolo anche noi, per smettere di ledere la loro dignità e di ferire la loro sensibilità piu’ intima.
Link a:
https://www.blmagazine.it/una-casa-arcobaleno-a-milano-per-accogliere-i-ragazzi-lgbt-discriminati/