I Fridays for Future di Greta Thunberg: dalla Svezia al resto del mondo

la notizia:      A seguito del suo discusso intervento nel dicembre 2018 alla Cop24 in Polonia, con il quale imbarazzò i governi mondiali sull’attuazione dell’accordo di Parigi, la vicenda di Greta Thunberg ha attirato in pochissimo tempo l’attenzione dei media e degli attivisti di tutto il mondo, facendo nascere il movimento Fridays for Future. Così adesso, ogni venerdì, in tutti e 5 i continenti, migliaia di persone si ritrovano davanti al Parlamento del proprio Paese per mantenere alta la pressione sui governi proprio rispetto alle regole stabilite nell’accordo di Parigi.

dove:        in tutto il mondo  global-strike-for-fufure-wecanjob

segnalata da:   Gianni

fonte: media, tv, stampa

commento: Nell’estate del 2018, in occasione delle eccezionali ondate di calore con incendi boschivi in Svezia, la ragazza decise di boicottare la scuola fino alle elezioni di settembre, andando a sedersi ogni giorno davanti al Parlamento durante l’orario scolastico. Il suo intento era pretendere dal governo svedese che si rispettassero i limiti delle emissioni di carbonio sanciti nell’accordo di Parigi sul cambiamento climatico sottoscritto nel 2015.  Dopo le elezioni, Grata ha continuato la sua protesta ogni venerdì, partecipando nel frattempo al Raise for Climate davanti al Parlamento Europeo a Bruxelles dell’8 settembre e alla Dichiarazione organizzata di Rebellion Excintion, nuovo movimento sociale ed ecologista non violento ma con solide posizioni a favore di un qualche intervento.  Il movimento dei “Fridays for future” si è esteso rapidamente in tutto il mondo.    La buona notizia è tutta in questa “speranza” di mobilitazione dei giovani.

Speriamo che i giovani  riescano davvero a salvare il pianeta. La nostra generazione ha fallito. Di fronte al rischio irreversibile di un cambiamento climatico inarrestabile occorrerebbe davvero scendere in piazza in massa, senza tregua, pretendendo dai nostri governi che facciano qualcosa subito: non c’è più tempo! Basta con le politiche dei tatticismi e del guardare solo ai sondaggi elettorali. E’ veramente ora di dar vita a un movimento inarrestabile.    download (1)

Proposta:

Cosa fai venerdì prossimo? Greta Thunberg, sedicenne svedese, non avrebbe esitazione a rispondere.   “Tutti in marcia per il clima”. E’ anche l’appello del metereologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli agli studenti e a tutti per aderire alla marcia globale, il Climate strike, in programma il 15 marzo anche in tante città italiane (a Milano in Piazza Scala dalle 9 alle 13).  Ascolta:

https://www.facebook.com/fridaysforfutureitaly/videos/1102175029945186/

link a:  http://www.fridaysforfutureitalia.it/

 https://www.wecanjob.it/archivio21_fridays-for-future-greta-thunberg-global-strike-for-future-scioperare-per-futuro-pianeta_0_328.html

https://www.tpi.it/2019/02/02/fridays-for-future-ambiente-scioperi/

https://www.peacelink.it/ecologia/a/46143.html

https://www.msn.com/it-it/video/fun/15-marzo-gli-studenti-in-piazza-per-la-manifestazione-globale-per-il-clima/vi-BBUIqoA

https://www.repubblica.it/scuola/2019/02/08/news/lo_sciopero_del_clima_anche_in_italia_l_appello_di_mercalli_agli_studenti_-218615954/

Un pensiero su “I Fridays for Future di Greta Thunberg: dalla Svezia al resto del mondo

  1. E’ curioso che Gianni abbia pensato di iscrivere questa notizia tra quelle relative ai temi “ambiente e sostenibilità” (ovvio) e “giovani anziani” (meno scontato), senza considerare il tema “politica e partecipazione” che, a mio giudizio, è quello più attinente la notizia in questione. Se c’è qualcosa di buono in questa notizia, infatti, è proprio il segno di un risveglio della partecipazione giovanile alla politica, quella vera e nobile, legata ai temi fondamentali della nostra convivenza, in questo caso, a livello mondiale. E’ auspicabile che questo nuovo stimolo a un’attenzione su argomenti di interesse generale e sociale si sostituisca al più presto all’apatica indifferenza che i giovani paiono manifestare, almeno da noi, nei confronti delle cose della politica: forse perché quella politica a cui assistono quotidianamente sui nostri mezzi di comunicazione non è certo ricca di stimoli per la loro sensibilità. E’ dunque il tempo che ai temi modesti della battaglia politica quotidiana dei nostri governanti si sostituiscano quelli più alti e drammaticamente più urgenti che una piena consapevolezza dei nostri destrini futuri pone all’attenzione delle coscienze di ciascuno, come anche il Papa ed il Presidente della Repubblica ammoniscono in questi giorni. Ecco una buon notizia sul versante “giovani anziani”: un Pontefice ottuagenario ed un Capo dello Stato ultrasettantenne che lanciano ai giovani un appello per la salvezza del pianeta dal disastro ecologico. Che drammatica e suggestiva saldatura! Gli altri dove stanno e come agiscono? Non è che facendo appello ad un’auspicata sensibilità delle nuove generazioni si lascia mano libera a chi “oggi” detiene il potere e prende decisioni di segno opposto, sostenuto dal consenso popolare di chi ha “ora” la responsabilità di scegliere? Largo ai giovani dunque….ma quando sarà arrivato il loro momento non sarà troppo tardi?

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