novità
l’informazione: Dal mese di marzo è stata affidata ai Volontari del Touring l’apertura dell’Orto Botanico di città studi a Milano. Insieme a quello di Brera, già fruibile, fà parte del patrimonio culturale e di ricerca della nostra città.
Titolare del sito è l’Università che svolge anche attività di ricerca. All’interno dell’Orto Botanico ci sono piante autoctone del nostro territorio, ma anche piante carnivore e/o tipologie particolari sulle quali viene fatta della ricerca e della sperimentazione. L’orto botanico è adiacente a ciò che rimane della storica Cascina Rosa (ormai distrutta). L’apertura del sito sarà, nei giorni feriali, dalle 09,00 alle 17,00
dove: a Milano
notizia del: Febbraio 2017
segnalata da: Luigi
commento: a marzo l’Orto botanico di Città Studi con il suo incredibile giardino, il laghetto e le preziose collezioni si apre al pubblico: ad accogliere i visitatori saranno gli ottocento volontari del Touring Club Italiano che a turno presenteranno al pubblico il tesoro floristico dell’Università Statale, finora accessibile solo per eventi particolari. «Se l’Orto di Brera attira diecimila visitatori al mese, qui puntiamo ad averne almeno seimila. E siamo solo all’inizio. La Regione li ha recentemente riconosciuti come parte di un unico polo museale», dice il direttore Martin Kater.
Il terreno compreso tra via Valvassori Peroni e via Golgi, fino a metà Novecento ospitava un centro agricolo, la Cascina Rosa. Poi iniziò un inesorabile declino. La svolta fu nel 2001 quando la Statale lo riqualificò realizzando l’Orto.
Sulla superficie — 25 mila metri quadrati — sono stati ricreati tutti gli ambienti tipici della Lombardia, ci sono serre sperimentali e all’avanguardia e collezioni speciali di piante carnivore, grasse e tintorie (quelle con i pigmenti adatti per le tinte naturali). «È un luogo polifunzionale e di grande interesse per la didattica, la ricerca e l’esplorazione culturale», sottolinea Franco Iseppi, presidente del Touring Club italiano. Per ora l’ingresso (libero) sarà possibile dal martedì al venerdì, tutto il giorno, il sogno sarebbe estendere il servizio anche al weekend. «L’impegno è consistente — conclude Iseppi — ma permette di avvicinare i giovani alle nostre forme di volontariato culturale. Ne siamo davvero orgogliosi».