La notizia: il governo italiano ha deciso di revocare del tutto – non sospendere – le autorizzazioni all’export di missili e bombe verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, Paesi che guidano la coalizione sunnita contro gli Houthi, i ribelli sciiti dello Yemen. È la prima volta che un esecutivo adopera la legge 185 del 1990 per cancellare licenze in realtà concesse quando nello Yemen già si combatteva, oltre che sospendere la concessione di nuove autorizzazioni.
Dove: Italia gennaio 2021
Segnalata da: Alberto
Fonte: la Repubblica, tgcom24, euronews

Commento: Nonostante la grave crisi di governo in corso, l’esecutivo presieduto da Giuseppe Conte ha assunto un’iniziativa coraggiosa a favore della pace. La decisione governativa riguarda la revoca di sei diverse licenze attualmente già sospese, fra le quali è compresa anche quella denominata “Mae 45560” con la quale il governo Renzi aveva autorizzato l’azienda Rwm Italia a esportare verso l’Arabia Saudita quasi ventimila bombe d’aereo del tipo Mk, per un contratto dal valore superiore ai 411 milioni di euro. Una parte di questa fornitura è già stata consegnata dalla Rwm ai sauditi, per cui si stima che il blocco riguarderà la parte residua del contratto, cioè circa 12.700 bombe. E’ la prima volta che un governo italiano applica la legge 185 del 1990, che impedisce l’export di armi da guerra a Stati in guerra. Finora tale impedimento era stato eluso, considerando il conflitto in corso in Yemen come una questione di ordine interno e non una guerra. L’escalation del conflitto, con la conseguente distruzione di obiettivi civili e la morte di 230 mila persone ha fornito la giustificazione al nostro esecutivo per l’adozione del provvedimento di revoca delle autorizzazioni di export già autorizzate. I movimenti pacifisti ha salutato con soddisfazione la decisione dell’esecutivo, sottolineando al contempo la necessità che un analogo provvedimento venga adottato nei confronti dell’Egitto. la legge 185, infatti, «vieta l’esportazione di armamenti verso i Paesi i cui governi sono responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani, accertate dai competenti organi delle Nazioni Unite, dell’Ue o del Consiglio d’Europa». Nonostante le evidenti violazioni di tali diritti da parte del governo egiziano, se non altro per i trattamenti riservati a Giulio Regeni e Patrick Zaki, che toccano da vicino il nostro Paese, l’Italia non ha esitato a vendere all’Egitto due fregate militari Fremm, prodotte nei cantieri di La Spezia. E’ auspicabile che quanto deciso nei confronti dei governi arabi sia presto applicato anche verso lo Stato egiziano. Infatti, se l’Italia decidesse di interrompere le forniture militari all’Egitto, a fronte delle persistenti violazioni dei diritti umani e delle libertà democratiche, potrebbe innescare in maniera indiretta un meccanismo di blocco da parte di tutta l’Unione Europea per almeno 3 anni.

Per approfondimenti link a:
