la notizia: c’è un progetto che si chiama “Hummustown” che si propone di creare opportunità di lavoro per i profughi siriani tramite la preparazione e la distribuzione di cibi siriani
dove: a Roma
notizia proposta da: Gianni
commento: parla Shaza Saker,un’italiana-siriana che vive a Roma e lavora alla FAO. “Nel marzo 2017, con il continuo afflusso di rifugiati siriani, in Europa, a causa della guerra in Siria, ne avevo abbastanza di sentirmi triste, frustrata e impotente, guardando la situazione di tanti innocenti costretti a fuggire dalla loro patria solo per affrontare incognite scoraggianti e denigranti. Piuttosto che aspettare un cambiamento positivo che speravo si realizzasse, decisi che IO volevo essere quel cambiamento.Mi accorsi che il problema principale che i rifugiati siriani affrontano quando arrivano in Italia, è che nonostante le competenze o i talenti che portano dal loro paese d’origine, si trovano in uno svantaggio immediato perché mancano i principi chiave per l’integrazione e la ricerca di un guadagno redditizio.Non parlano la lingua e non hanno una rete che li supporti e che consentirebbe loro di esplorare l’opportunità di reddito. A questi rifugiati vulnerabili, occorrerebbero anni e anni di formazione linguistica e professionale per iniziare a essere produttivi ed economicamente redditizi. Fu cosi che mi venne l’idea di Hummustown. Il modo migliore per questi rifugiati di iniziare a guadagnare un reddito onesto e dignitoso è quello di permettere loro di offrire l’unica specialitá che trascende tutti i confini – la loro deliziosa tradizione culinaria siriana.
Ogni giorno Hummustown offre a questi grandi lavoratori l’opportunità di cucinare e distribuire cibo delizioso in tutta Roma. Sin dall’inizio dell’iniziativa, abbiamo aiutato più di dieci rifugiati a diventare economicamente più indipendenti e, di riflesso, più integrati nella vita romana.”
Oggi hanno intenzione di fare un salto di qualità: Hummustown ha superato le sue umili origini iniziali fornendo una via immediata ai rifugiati siriani per iniziare a guadagnare reddito, a tal punto che oggi si richiede una sede con una cucina industriale per consentire al progetto di espandersi e servire anche rifugiati bisognosi più vulnerabili, e allo stesso tempo dando al team attuale di Hummustown la dignità di avere un posto di lavoro reale e formale dove recarsi ogni giorno e sentirsi soddisfatti, produttivi e rispettati dalla comunità. A questo scopo hanno avviato una campagna di finanziamento.
Per approfondimenti vedi : http://www.hummustown.com/#italiano
https://www.facebook.com/pg/hummustown/about/?ref=page_internal
Mi unisco al parere degli altri riguardo alla notizia sui siriani.
Ileana
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