l’informazione: i writers pentiti risarciscono la città facendo lavori socialmente utili. In totale, dal 2012, i graffitari hanno svolto circa 11.000 ore di attività per la comunità come risarcimento dei danni provocati.
dove: a Milano
notizia del: 16 Maggio dal Corriere della Sera
segnalata da: Gianni
commento: non so se si tratta di una gran buona notizia, vista la vastità del fenomeno a Milano, ma forse si, quantomeno una strada che potrebbe essere promettente. Tutti siamo infastiditi dalla prepotenza di chi imbratta e vandalizza la nostra città senza curarsi di quel che pensa la gran parte dei cittadini, rendendola spesso sgradevole e obbligando a spendere soldi che potrebbero utilmente essere spesi in modo diverso. Non stiamo parlando di forme di street art magari alternative ma comunque interessanti cui si è già fatto cenno in altri articoli. Il sistema, attivato a Milano dal 2013,di prevedere un percorso alternativo al processo, con valenza educativa, sembra però dare i suoi frutti. Gli indagati sono per lo più giovani al primo reato. Questa soluzione permette al ragazzo, dopo la ultimazione di un percorso di risarcimento pratico tramite ore di lavoro in ambiti di pubblica utilità, di accedere al patteggiamento al minimo della pena con non menzione del reato sulla fedina penale. La possibilità viene offerta una sola volta. Le ore di risarcimento prestate sono tante. Ad oggi sono 63 i graffitari, su 190 portati a giudizio, che hanno accettato questo percorso alternativo con “riabilitazione” finale. Per molti di loro sembra essere stato un percorso positivo. Sembra anche che questa soluzione è stata comunque abbinata alla centralizzazione delle indagini con la creazione di un nucleo agguerrito di indagine, che ha conseguito risultati apprezzabili.
approfondimento: vedi approfondimento writers risarciscono