La notizia: per far fronte alle necessità di assicurare controllo sanitario di tutta la popolazione a causa della pandemia da Covid-19, il governo portoghese guidato da António Costa ha dato il via libera a una sanatoria per gli stranieri privi di permesso di soggiorno e/o in attesa di rinnovo che avessero presentato la domanda. La misura sarà retroattiva e permetterà di accedere ai servizi sanitari, aprire conti bancari, richiedere i sussidi straordinari disposti per accudire i figli in questa fase d’emergenza e accedere al mondo del lavoro.
Dove: Portogallo, marzo 2020
Segnalata da: Alberto
Fonte: Rivista Africa, la Repubblica
Commento: La decisione di Lisbona è dettata dal pragmatismo, ancora prima che da considerazioni altruistiche: in questa fase non ci si può permettere di avere sul territorio persone che sfuggono al monitoraggio sanitario delle autorità. «È importante garantire i diritti dei più fragili, come nel caso degli immigrati», ha spiegato il ministro dell’Interno, Eduardo Cabrita. Anche nei confronti dei senzatetto e di altre categorie fragili, il governo sta mettendo in campo misure di sostegno, avendo evidentemente compreso che la pandemia non ha colore: per superarla è necessario e non solo moralmente auspicabile che nessuno venga lasciato indietro. È da cineteca della politica europea il discorso tenuto dal capo dell’opposizione di centro-destra al dibattito sullo stato di emergenza. «La minaccia che dobbiamo combattere esige unità, solidarietà, senso di responsabilità – ha dichiarato Rui Rio -. Per me, in questo momento, il governo non è l’espressione di un partito avversario, ma la guida dell’intera nazione che tutti abbiamo il dovere di aiutare. Non parliamo più di opposizione, ma di collaborazione. Signor primo ministro Antonio Costa conti sul nostro aiuto. Le auguriamo coraggio, nervi d’acciaio e buona fortuna perché la sua fortuna è la nostra fortuna». Chi non invidia una classe politica così? Nelle assemblee nazionali, regionali e comunali di tutta Europa i delegati hanno invocato la forza delle greggi o si sono accapigliati nonostante i guanti e le mascherine. A Lisbona, invece… Complimenti.
E in Italia cosa succede? L’appello per una sanatoria anche in Italia è al momento caduto nel vuoto (vedi appello di Terra! e Flai CGIL riportato da Repubblica). Attualmente il Ministro Lamorgese si è impegnata ad assumere iniziative limitate alla regolarizzazione temporanea dei lavoratori stranieri il cui apporto è indispensabile all’attività agricola, come richiesto dalle Organizzazioni di categoria degli imprenditori agricoli. Per il resto si ipotizzano provvedimenti legislativi rivolti ad ampliare le categorie di lavoratori irregolari da regolarizzare in funzione di altre esigenze di supporto alle famiglie italiane (badanti, colf ecc). Ma molti ritengono che tale intervento sia insufficiente per garantire il pieno controllo sanitario della popolazione immigrata non in regola, la cui presenza sfugge alle statistiche e ad ogni forma di supporto medico e sociale. Una sanatoria estesa alla totalità degli irregolari segnerebbe anche l’avvio di una nuova politica nazionale sull’immigrazione che si ponesse in discontinuità con il triste esempio offerto dal precedente governo. Il Portogallo, in questo momento, è il modello da seguire.
Approfodimenti:
https://www.africarivista.it/non-avere-i-documenti-al-tempo-del-covid-19/155526/
https://www.africarivista.it/in-portogallo-sanatoria-per-i-migranti-e-da-noi/
https://www.repubblica.it/cronaca/2020/04/21/news/coronavirus_lamorgese_alla_camera_-254595213/